La malattia di Parkinson. Terapie avanzate
Giovedì | 18 aprile 2022
15:45
Le terapie avanzate nella malattia di Parkinson
Conduce: dott. Walter Neri Neurologo – referente scientifico dell’associazione “La Rete Magica OdV”
Saluti di: Roberto Camporesi e Maris Senzani Pezzi presidenti delle associazioni
Relatrice: Giulia Giannini
Ricercatrice senior e medico neurologa con impegno assistenziale presso IRCCS Istituto delle Scienze
Neurologiche di Bologna
Ricercatrice senior e medico neurologa con impegno assistenziale presso IRCCS Istituto delle Scienze
Neurologiche di Bologna
Intervengono:
Fausta Martino
Psicologa e coordinatrice attività progettuali della Rete Magica
Testimonianza di persone con diagnosi di Parkinson
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro in diretta streaming sul canale Youtube dell’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine.
MATERIALI
Locandina
Ingresso libero
Per informazioni: info@nuovaciviltadellemacchine.it – tel. 3356372677
info@laretemagica.it 0543 033765
Video Registrazione
a malattia di Parkinson è la seconda più comune patologia neurodegenerativa dopo l’Alzheimer.
In Italia sono circa 300.000 le persone con questa malattia, l’1% della popolazione con più di 60 anni. La terapia è solo sintomatica, il principale farmaco resta la L-Dopa orale.
Nelle fasi più avanzate della malattia, quando la risposta alla terapia farmacologica tradizionale è compromessa dalla comparsa di fluttuazioni motorie e discinesie, sono possibili ulteriori terapie quali l’ infusione intestinale continua con gel di Levodopa/carbidopa e l’infusione sottocutanea di Apomorfina. Da 3 decenni la terapia chirurgica funzionale “Deep Brain Stimulation” è considerata la
principale opzione terapeutica per la fase avanzata della malattia, a patto che vengano rispettati precisi criteri di inclusione/esclusione del paziente. In Emilia Romagna sono tre i centri che praticano questa terapia operando in rete con i reparti di Neurologia della regione.
In Italia sono circa 300.000 le persone con questa malattia, l’1% della popolazione con più di 60 anni. La terapia è solo sintomatica, il principale farmaco resta la L-Dopa orale.
Nelle fasi più avanzate della malattia, quando la risposta alla terapia farmacologica tradizionale è compromessa dalla comparsa di fluttuazioni motorie e discinesie, sono possibili ulteriori terapie quali l’ infusione intestinale continua con gel di Levodopa/carbidopa e l’infusione sottocutanea di Apomorfina. Da 3 decenni la terapia chirurgica funzionale “Deep Brain Stimulation” è considerata la
principale opzione terapeutica per la fase avanzata della malattia, a patto che vengano rispettati precisi criteri di inclusione/esclusione del paziente. In Emilia Romagna sono tre i centri che praticano questa terapia operando in rete con i reparti di Neurologia della regione.