Dall’Art Déco agli anni Settanta, Giò Ponti
Sabato | 29 aprile 2017
17:00 | 19:00
Giò Ponti.
Per erramenti e per casi tra moderno e contemporaneo
1° incontro: Dall’Art Déco agli anni Settanta, Giò Ponti
Tutto è arte: dal vasellame all’architettura
Un dialogo affascinante e inatteso che tenendo al centro la figura di Giò Ponti vedrà interagire il
professor Ulisse Tramonti e l’Arch. Giordano Conti.
Fondazione Maria e Livio Garzanti
Materiali
Locandina
Presentazione dell'iniziativa
Tutto è arte: dal vasellame all’architettura. Giò Ponti, dall’Art Déco agli anni Settanta. Un percorso, in due passi, in Romagna proposto da Nuova Civiltà delle Macchine (NCdM) e Fantariciclando. Giò Ponti lascerà un segno indelebile nello skyline di una città romagnola. Lo immaginiamo passeggiare tra Forlì, con una puntata a Cesenatico (qui progettò il Municipio), e la Romagna-Toscana ad assaporare i dati emotivi e formali che poi lo avrebbero ispirato.
Per erramenti e per casi. L’insolita proposta vedrà in campo Nuova Civiltà delle Macchine, Fantariciclando e Fondazione Garzanti, con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, e la Romagna-Toscana con Castrocaro Terme e Terra del Sole. Il percorso, completamente gratuito, si aprirà con un excursus, dall’Art Déco agli anni Settanta, sull’opera di Giò Ponti. Un dialogo affascinante e inatteso che, tenendo al centro la figura di Giò Ponti, vedrà interagire il professor Ulisse Tramonti e l’Arch. Giordano Conti. Il 29 aprile, alle 17,00, presso la Sala Garzanti, della Fondazione Garzanti, Forlì, Corso della Repubblica, 117. Il progetto continuerà dal punto di vista empirico con Il Pellegrino e l’immaginazione formale per giocare con Giò Ponti: un laboratorio waste for play & learn. Il tema materico sarà sviluppato tra una storia di Renata Franca Flamigni e il riuso creativo di materiali di scarto. L’incontro ispirato alla ceramica Il Pellegrino di Montesanto, Giò Ponti 1927, è rivolto alle famiglie. Sabato 20 maggio alle 17,00 nell’Aula didattica di Palazzo Pretorio di Terra del Sole in Piazza d’Armi. Prenotazione obbligatoria fantariciclando@libero.it.
Riconnettere la città e il comprensorio con l’opera di Ponti ed entrambi alla riflessione sul paesaggio. Negli anni Sessanta Ponti pubblica i suoi lavori in forma sempre più sintetica e poetica perfino in forma di favola. Ecco l’ultimo ingrediente per questo percorso d’arte, architettura e pedagogia. Giò Ponti, lascerà un segno indelebile nello skyline della città di Forlì: vale la pena ritrovarlo per un giro artistico, culturale e pedagogico per il made in Italy di oggi e domani. Abbiamo voluto accompagnare questo percorso su Giò Ponti, affermano Roberto Camporesi, presidente di NCdM, e Flavio Milandri, presidente Fantariciclando, con la complicità del professor Ulisse Tramonti e dell’Arch. Giordano Conti e con le favole contemporanee di Renata Franca Flamigni per creare un clima cognitivo, operativo e
fantastico che stimolasse il pensiero sull’abitare a partire dal complesso dell’Hotel della Città et de La Ville edificato, per la Fondazione Garzanti, dall’Architetto nel 1953/57, invitando a fare pratica di visioni materiche, nuove idee e giovani saperi.
Roberto Camporesi, presidente di NCdM – Flavio Milandri, presidente Fantariciclando.
Galleria fotografica dell’incontro