Come ri-connettere cultura scientifica e cultura umanistica? “Lo stato della filosofia della scienza in Italia.”
Venerdì | 18 ottobre 2018
11:00 | 13:00 – Incontro rivolto agli STUDENTI
15:00 | 17:00 – Incontro rivolto ai DOCENTI
Sala Santa Caterina – Via Romanello da Forlì, 2 – Forlì
Un seguito al Seminario 2018 – Iniziativa annuale in memoria di Francesco Barone
La filosofia della scienza, che ha da sempre avuto il compito di gettare un ponte tra la cultura scientifica e la cultura umanistica, si è via via declinata in modi più specifici: oggi si parla sempre più di filosofia della fisica, della medicina, della biologia, dell’economia, ecc.
Rispetto a questo processo di frammentazione 17 filosofi, operanti nei più diversi ambiti, si sono interrogati sulla relazione tra i problemi da loro affrontati con i più generali e tradizionali problemi filosofici.
Ha senso porsi il problema della ricomposizione dei vari specialismi e come si può eventualmente tentare di farlo?
Locandina
Locandina ciclo "Festival della Cultura Tecnica 2019"
Gli incontri, aperti alla cittadinanza, sono rivolti in primo luogo ai docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado.
La tematica è coerente con le priorità del Piano Nazionale di formazione docenti 2016_19.
Sarà rilasciato attestato di partecipazione.
Al termine degli incontri verrà consegnato ai partecipanti il quaderno presentato.
E’ gradita la richiesta di iscrizione. Inviare via mail a segreteria@nuovaciviltadellemacchine.it
Per informazioni: info@nuovaciviltadellemacchine.it oppure telefonare al: 3356372677
Interventi di:
- Pierluigi Barrotta – Università di Pisa: Filosofia della scienza come strumento per superare le “due culture”
- Maria Carla Galavotti – Università di Bologna: Filosofia della scienza – evoluzione storica – dalla cultura deterministica a quella probabilistica.
- Elena Gagliasso – Università Di Roma: Filosofia e scienze della vita
Nota introduttiva al quaderno
La filosofia e, in particolare, la filosofia della scienza hanno da sempre avuto il compito di gettare un ponte tra la cultura scientifica e la cultura umanistica. Questo compito viene assolto, ad esempio, studiando i fondamenti della scienza e della tecnologia (pretese di verità e di efficacia, caratteristiche generali del metodo da loro seguito, demarcazione con le pseudo-scienze, ecc.), ma anche esaminando la connessione tra progresso scientifico e tecnologico, da una parte, e progresso sociale e civile, dall’altra; connessione che è, non solo da oggi, oggetto di vivaci polemiche tra gli ottimisti (sino agli entusiasti che vedono una inevitabile relazione tra le due forme di progresso) e i pessimisti (alcuni dei quali propendono per concezioni addirittura apocalittiche).
Questo ruolo caratteristico della filosofia e della filosofia della scienza è stato riconosciuto anche nei curricula scolastici e risulta un momento importante nella formazione dello studente. Con ciò, la scienza viene vista essa stessa come un fenomeno culturale, che ha ben precise origini storiche e svolge un ruolo sempre più rilevante nella società contemporanea.
Tuttavia, negli ultimi decenni, all’interno della filosofia della scienza, si è notato un fenomeno che non si concilia facilmente con il ruolo che le viene attribuito. Ci riferiamo alla crescente frammentazione della filosofia della scienza. Le riflessioni sulla conoscenza scientifica in generale non sono certamente scomparse, ma hanno progressivamente ceduto il passo alle cosiddette “filosofie di…” (filosofia della fisica, della medicina, della biologia, dell’economia, ecc.) con una progressiva specializzazione anche nel campo dei filosofi della scienza. E’ un fenomeno che ha degli aspetti positivi, che vanno sicuramente riconosciuti. Tuttavia, si è arrivati ad un punto in cui gli stessi filosofi cominciano ad avere difficoltà a comunicare tra di loro. Anziché superare l’eccessiva (secondo molti) specializzazione dei saperi scientifici, la filosofia della scienza tende a riprodurli al suo interno. In questo modo, viene inevitabilmente meno la funzione di gettare un ponte tra la cultura umanistica e la cultura scientifica intese nel loro senso più generale e onnicomprensivo.
Il seminario ha fatto il punto della situazione coinvolgendo 17 filosofi della scienza italiani che hanno svolto ricerche specialistiche nei più svariati campi scientifici. E’ stato chiesto loro di illustrare, con un linguaggio semplice e facilmente accessibile, il punto delle ricerche nel loro campo di studio, evidenziando il più possibile la relazione dei problemi da loro affrontati con i più generali e tradizionali problemi filosofici. Inoltre, è stato chiesto ai relatori di portare una riflessione sul senso dell’interrogarsi sul tema
della ricomposizione dei vari specialismi e sul come si può eventualmente tentare di farlo.
A conclusione del seminario è stato pubblicato un volume nella collana dedicata a Francesco Barone, edita dalla casa editrice Armando.
Con l’intento di contribuire al mantenere vivo nella nostra città un confronto ed un approfondimento sul tema della ricomposizione tra cultura scientifica ed umanistica, l’incontro proposto ha, in primo luogo, l’obbiettivo di presentare il volume agli studenti e ai docenti delle scuole superiori.